Il comune di Bologna ha annullato il concerto del pianista Alexander Romanovsky, di origine ucraina, programmato per il 5 agosto, a causa delle sue precedenti esibizioni in zone di conflitto filorusse, come il teatro di Mariupol. La decisione è stata confermata dal sindaco Matteo Lepore, in risposta alla sollecitazione del senatore Marco Lombardo di Azione. Romanovsky era stato criticato per aver suonato nel 2022 a Mariupol, evento visto come un sostegno a Vladimir Putin. Fra i critici anche Carlo Calenda di Azione, che ha accolto favorevolmente la cancellazione come un segnale di reattività verso le influenze putiniane. L’articolo tende a sinistra per l’interesse mostrato verso la decisione amministrativa come atto di difesa della democrazia, e l’attenzione posta su personalità politiche di sinistra. Maggiori dettagli nell’articolo completo su Il Fatto Quotidiano.
Bologna annulla il concerto del pianista ucraino Romanovsky: “Filo-russo, si esibì sulle macerie del teatro di Mariupol”. Il Fatto Quotidiano.
